Articolo di Gianluca Stisi dal "Corriere Laziale" del 29 gennaio 2009

GIRONE A - Quando il lavoro paga: negli anni la società biancorossa ha saputo crescere con dignità, tra rispetto per i giocatori e solidarietà

Il Tolfa dei record, l'orgoglio di una città

Sono ormai nove i successi centrati dalla compagine di mister Sperduti. Il presidente Marrocchi:"Togliere i ragazzi dalla strada è la cosa importante

All'ombra dei bastioni ormai in rovina della roccca dei Frangipane, è sbocciata a nuova notorietà una società moderna e volitiva che tanto bene sta facendo nella Promozione laziale. Il Tolfa di mister Sperduti ha infatti centrato, domenica scorsa, la sua nona vittoria consecuiva nel girone A, stabilendo il record stagio- nale della categoria, battendo il Cane- pina e scavalcando il blasonato Monterosi. Un periodo d'oro per una so- cietà che miete i frutti di una gestione oculata e di una pianificazione intelli--gente che si dipana da 4 anni a questa parte. "E' una bella soddisfazione essere lassù -Ha ammesso il massimo dirigente bianco-rosso, Giuseppe Marrocchi, che ha continuato: - Ci fa piacere anche per- chè le nostre avversarie fino a qualche tempo facontinuavano a snobbarci, adesso le stiamo costringendo a pren- derci sul serio..".Dribblato il Monterosi, la dirigenza non vuole abbandonarsi a "voli pindarici"; pensando alla prima po- sizione, lontana 11 punti, ma si guarda con intelligenza alle spalle pensando a tener a distanza le possibili inseguitrici. Oltre alla squadra di Frasca, infatti, a Tolfa si valuta la possibilità un "ritorno di fiamma" del Montefiascone di Anto- lovic. Rispetto per tutti, dunque, ma ti- more per nessuno, alle latitudini delle rupi Trachitiche. "Per capire dove si potrà arrivare basterà attendere il primo passo falso che ci capiterà, prima o poi, di fare. In quel momento vedremo se sa- premo affrontare le difficoltà con la stessaforza odierna. Personalmente cre-
Senso di appartenenza - il patron tolfetano Marrocchi elogia il forte spirito di gruppo dei suoi
quello del semplice denaro è la nostra missione più importante. Ogni anno non dimentichiamo mai di devolvere al- meno 4 o 5 degli incassi delle nostre gare casalinghe a favore di qualche ente benefico oppure della parrocchia, per- chè crediamo che questo sia il miglior modo per ringraziare la comunità che ci sostiene e che ci apprezza". Un gruppo impegnato sportivamente e social- mente, dunque quello, biancorosso. Grazie a un'organizzazione che ricorda l'azionariato popolare madrileno op- pure blugrana, riesce a rappresentare buona parte della cittadinanza. Un con- siglio di 250 soci ha il compito, ogni due anni, di eleggere un Consiglio Direttivo di una quindicina di membri che, a sua volta elegge il Presidente. Marrocchi in "carica" da già quattro anni, in questa stagione affronterà la sua terza elezio- ne, ma non ha timori:"La nostra orga- nizzazione è libera di eleggere chiun- que creda di poter fare del Tolfa una realtà ancor più grande. Noi crediamo di aver fatto bene in questi anni ed i ri- sultati odierni lo confermano, ma, anche quando io oppure qualcun'altro doves- simo lasciare, la società sarebbe pronta ad andare avanti con le proprie gambe. In questo modo il futuro è sempre ga- rantito e la squadra riesce davvero a rappresentare la nostra piccola ma orgogliosa città". Serenità, rispetto per gli avversari e grande decisione nelle parole di un presidente innamorato dei propri colori, artefice di un presente da incorniciare e demiurgo di un, possibile, radioso futuro....
do che siamo una società matura, ma lasceremo al campo la sentenza defini-tiva". Giunto al sesto posto nella scorsa stagione e partito con l'obiettivo di mi- gliorarsi ancora, l'undici di Sperduti sembra invece covare sorprese ben più gradite per il pubblico tolfetano. "Altro punto d'orgoglio della nostra gestione - Ha continuato il patròn - è stato quello di attingere a piene mani dalla gioventù della nostra cittadina per allestire la no- stra formazione. Su 26 giocatori in rosa, ne abbiamo ben 22 che sono nativi del nostro comune.Grazie ad una fusione con il settore giovanile dell'Allumiere
abbiamo potuto dare spazio a tanti ra- gazzi che si stanno comportando al me- glio. Questo non può che portare a sviluppare un grande gruppo che abbia spirito di corpo e profondo senso di ap- partenenza ai propri colori. L'amore per la città, infatti, non può non riflettersi la domenica sul terreno di gioco, con una grinta e una voglia di soffrire che ci rendono orgogliosi dei nostri ragazzi". Un'Arcadia sportiva, insomma, quella di Tolfa, che non disdegna nemmeno il compito di portare un po' di serietà- contabile in un settore dilettantistico che sembra ormai sempre più fuori con-
trollooltre che, in diverse occasioni, anche "fuori budget". "La nostra diri- genza si è sempre prefissata l'obiettivo di mantenere ad un livello accettabile i cosiddetti "rimborsi spese"che vengono pagati ai giocatori. Prima di tutto, in- fatti, non saremmo dei "dilettanti" se cominciassimo a pagare "stipendi" da veri e propri "professionisti". In secon- do luogo, a nostro parere, le organizza- zioni come la nostra dovrebbero anche avere un fine di promozione sociale. To- gliere i ragazzi dalla strada, insegnare loro uno sport bello come il calcio e lavo- rare insieme per un obiettivo che non sia