08 maggio 2011 (C)
Tolfa Calcio - Tanas Casalotti 3 - 1

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La partita volge al termine e arriva il momento clou della gara, il pubblico è a conoscenza che oggi sarà l'ultima gara per Daniele Aloisi e lo chiama, invita il tecnico Incorvaia alla sostituzione per salutare chi tanto ha dato alla maglia biancorossa. Arriva il momento, a nessuno importa del risultato finale, l'importante è vedere ancora una volta in campo "RAY".

Pochi i palloni da giocare perchè la gara è quasi terminata, eppure al primo assist è proprio lui che imbecca Cornacchia in posizione favorevole tanto da siglare la terza rete.

Sì signori è giusto che sia così, con questo assist vincente è stato premiato chi ha donato venti anni di sport al suo paese senza contare i campionati giovanili, passando dalla seconda categoria fino alla promozione (e diciamolo sfiorato l'eccellenza).
Triplice fischio e il Tolfa porta a casa questi 3 punti che non gli servono a nulla tranne che a migliorare di poco la classifica. Lo spettacolo arriva però dai compagni di squadra di Daniele che si tolgono il completino di gara per mostrare la maglia n° 6, il numero che lo ha accompagnato quasi sempre nella sua vita sportiva. Tanto l'affetto dei suoi compagni che scherzosamente gli portano una tavoletta bianco-rossa, un martello, due chiodi e lo invitano a inchiodare gli scarpini. Il prodotto finito viene poi inchiodato sulla parete dello spogliatoio, sopra al posto solito usato da lui per prepararsi alla gara. Infine rinfresco finale.

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Largo ai giovani ma fermati un istante popolo biancorosso, applaudi chi giovane lo è stato e oggi dopo tante battaglie esce dal campo come un guerriero stanco che non ha più la forza di combattere ma che tanto ha dato per la sua gente.
Eccoti coronato di alloro dai tuoi compagni che ti innalzano e ti portano in spalla a ricevere gli applausi del tuo pubblico e della società biancorossa che hanno sempre creduto in te. La tua gloria l’hai conquistata  sui campi di calcio, hai versato sangue e sudore per i nostri colori e oggi giustamente sei qui a ricevere gli onori come un gladiatore che dopo tanti combattimenti riacquista la sua libertà. Guerrieri come te non possono uscire dal campo di gioco in sordina ma il loro valore deve echeggiare in tutto l’ambiente sportivo. Oggi deponi la tua spada  ma il tuo valore resta, la storia del calcio tolfetano  ha  un uomo in più da cui prendere esempio.
Grazie Daniele “6” unico.